Storia dell' azienda agricola

 

La famiglia Monteverdi si trasferisce dal piccolo borgo di Travaglini, arrocato sulle colline dell’appennino parmense nel comune di Bedonia dove se ti sporgi verso sud senti respirare il mare, al paese di Borgehtto di Noceto. Era l’anno 1962 quando Giovanni Monteverdi e Lusardi Maria decidono di trasferirsi nelle campagne di Noceto insieme ai loro beni più preziosi, i figli Domenico, Lucina e Dario. La vita dell’agricoltore di montagna ha temprato la famiglia e i paesaggi di vallate, prati e sentieri nei boschi sono stati sostituiti da una campagna piatta e appezzamenti ben squadrati dove l’ordine sembra la faccia da padrone. Non per questo significa che la vita dell’agricoltore di pianura sia una passeggiata ma la caparbia ostinazione di Giovanni lo portano in poco tempo a costruire una piccola azienda agricola a cui non manca nulla. I figli più piccoli, Lucina e Dario sono di aiuto prevalentemente nel periodo estivo quando le scuole sono chiuse mentre il più grande, Domenico ha trovato impiego come macellaio. Nel ’72 a causa di un grave infortunio sul lavoro Giovanni perde l’uso di un arto superiore, Domenico il più grande dei tre figli, quindi , insieme alla moglie Lina intraprende il lavoro di agricoltore sostituendo il padre Giovanni.

L’azienda negli anni ha subito vari cambiamenti. A fianco della stalla un pollaio contiene una quarantina di galline, che negli ultimi anni Annalisa, la figlia più giovane di Domenico, ha ripopolato con galline ovaiole che offrono ottime uova. L’azienda è costituita da 30 ettari (90 biolche) di terra di cui 10 seminati a frumento e i rimanenti seminati a foraggio e una vigna costituita da otto filari che producono Lambrusco, Barbera e Fortana. La raccolta e la produzione del vino è affidata al fratello minore Dario, considerato “l’enologo” di famiglia.

Gli appezzamenti di terreno sonoAzienda travaglini delimitati da alberi di acacia e proprio nei pressi di uno di questi, Annalisa e il marito Gianfranco hanno insediato qualche arnia per la produzione del miele. In pochi anni la passione per questa attività porta Gianfranco e Annalisa ad aumentare la quantità di arnie fino ad arrivare a quello odierna per la produzione di miele biologico. Entrambi hanno creduto fortemente nel progetto del biologico fino ad arrivare nel 2013 con la certificazione bio presso l'ente certificatore CCPB.

La costanza nel ricercare e approfondire l’argomento ha portato alla produzione di diverse tipologie di miele ricevendo anche ottimi consensi a livello provinciale classificandosi tra i primi produttori in diverse manifestazioni. L’amore per la propria terra ha dato lo spunto ad Annalisa per cominciare un nuovo percorso implementando una parte dei terreni con un grande orto per la produzione di ortaggi e insalate biologiche e la piantumazione di un frutteto. Il percorso intrapreso è quello di un ritorno alle origini dove quello che si produce è prodotto dalla propria terra con la consapevolezza che la terra e le stagioni non sono da spremere e poi gettare in un cassonetto.

 

Si ringrazia per il testo "storia dell' azienda agricola" Giulia